[OltreRocciamelone] Tsamin Francoprovensal: il viaggio finisce...?

SUSA (TO) – Sabato 24 luglio si è concluso dove era iniziato, al castello di Susa, Lou Tsamin Francoprovensal, il viaggio attraverso il territorio di lingua francoprovenzale intrapreso da Marco Rey e dai membri dell’associazione Tsambra Francoprovensal insieme ai colleghi occitani dell’associazione Chambra d’Òc.

I camminatori hanno percorso più di 500 km attraverso le Alpi italiane, francesi e svizzere. Secondo Marco Rey il bilancio di questa esperienza è assolutamente positivo: hanno attraversato posti magnifici e svolto un’azione di promozione e recupero della lingua francoprovenzale che ha avuto un ampio riscontro tra la gente e tra i media.

La linguista Teresa Geninatti racconta che, intervistando i parlanti, è emerso che ci sono zone dove il francoprovnzale è ancora molto vivo, e altre zone, in particolare sul versante francese, nelle quali la lingua si è quasi persa del tutto. A dare speranza, raccontano i camminatori, è stato l’interesse che molti giovani, anche nelle zone dove il francovenzale non si trova quasi più, hanno dimostrato verso la possibilità di riappropriarsi delle proprie radici e della lingua francoprovenzale.

Com’è naturale in un viaggio di 28 giorni, non sono mancate le difficoltà, tra cui la caduta del fotografo del gruppo, Carlo Ravetto, che per fortuna non ha avuto gravi conseguenze, o i momenti di crisi di alcuni membri del gruppo, che però hanno finito per aumentarne la compattezza e la solidarietà.

La domanda che viene subito in mente vedendo questi viaggiatori temprati dal sole e dall’aria montana è: cosa faranno ora che sono tornati? In effetti, ammette Marco Rey, “ci mancherà il cammino. La cosa più bella era l’alba: alzarsi, riempire lo zaino e camminare”.

Ai camminatori francoprovenzali, comunque, non mancano certo i progetti: forti della loro esperienza, i membri dell’associazine Tsambra Francoprovensal cureranno una guida, per rendere l’itinerario inaugurato quest’anno un percorso turistico. La linguista Teresa Geninatti elaborerà con il materiale linguistico due ricerche, che porteranno alla pubblicazione di due libri, il primo forse già a dicembre di quest’anno. Elisa Nicoli ricaverà un documentario dalle 24 ore di materiale video che ha girato lungo il viaggio, mentre Marzia Rey pubblicherà il suo diario di viaggio.

Il tutto sempre a favore della lingua francoprovenzale, come spiega Marco Rey: “Oggi in molti vanno a cercare le minoranze linguistiche negli altri continenti, per registrarle prima che si estinguano, senza accorgersi che noi qui abbiamo una lingua, che rischia di morire. Una cosa che mi ha fatto male è vedere che molte comunità, specialmente francesi, vedono la lingua francoprovenzale come un fatto di folklore o di ricostruzione storica. Per noi non è così. Per noi è una realtà viva, e abbiamo cercato di dimostrarlo”.

Guarda il video con il canto che i camminatori hanno intonato prima di partire davanti al castello di Susa:
clicca [qui].

Da un articolo di Jenny Cuk pubblicato su Luna Nuova, n. 57, anno 2010
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