[OltreRocciamelone] - La Losa e la sua Certosa in mostra

GRAVERE (TO) - La certosa della Losa, che fu il primo insediamento dei moanci certosini in Italia, è stata tra l'8 e il 22 agosto la sede di una mostra intitolata "La Losa e la sua certosa".

L'organizzatore, Cesare Olivero Pistoletto, spiega: "Ho proposto l'idea della mostra a don Enzo Calliero, dopo che la famiglia Tenivella mi ha proposto di esporre nella certosa un quadro invernale della Losa dipinto da Giuseppe Pognante.Don Enzo ha messo a disposizione lo spazio per la mostra, che è stata allestita con la collaborazione di alcuni volontari locali".

Hanno partecipato numerosi artisti valusini, nomi noti e volti nuovi, per un totale di 35 opere tra dipinti, disegni e incisioni. L'esposizione ha coperto quasi un secolo di iconosgrafia relativa alla Losa e alla certosa: l'opera più antica è del 1920, la più recente del 2010. Si è tenuta presso la cappella, dotata di affreschi gotici e di un campanile romanico.

La mostra ha attirato un pubblico numeroso e ha messo in risalto una pittoresca frazione montana ricca di storia.
Si pensa che il nome della Losa derivi da un antico dolmen, poi sostituito da un tempietto romano. In seguito, La Losa divenne per più di un secolo sede di un monastero benedettino. Verso l'anno 1000 passò sotto il controllo della marchesa Adelaide, poi, nel XII secolo, un gruppo di monaci certosini provenienti dalla Grande Chartreuse di Grenoble si stabilì alla Losa, trovandovi la pace e la solitudine che l'ordine predilige. Tuttavia, già alla fine del secolo questa tranquillità venne meno, forse a causa dell'eccessiva vicinanza della città di Susa, così i certosini si trasferirono a Montebenedetto. Oggi poco rimane dell'insediamento certosino, ma La Losa continua ad essere un sito affascinante, un'amena frazione di montagna e un luogo di villeggiatura per molte famiglie.

Da un articolo di Jenny Cuk pubblicato su Luna Nuova, n. 59 anno 2010
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