[OltreRocciamelone] - Stellina: sport e memoria

SUSA - La ventiduesima edizione dello Stellina è stata un grande evento sportivo: per la prima volta prova finale del campionato italiano di corsa in montagna, ha raggiunto i 350 iscritti. Ha inaugurato percorsi nuovi, che toccano ben 4 comuni valorizzando alcuni dei luoghi più belli del territorio. Sabato 21 hanno corso le donne e le categorie juniores, da Novalesa a Bar Cenisio (Venaus); domenica 22 gli uomini sono partiti dall'arco di Augusto a Susa e sono saliti fino a Costa Rossa (Mompantero), a 1960 m di altitudine per 1450 m di dislivello.

La corsa è nata per ricordare i partigiani della divisione Stellina, che il 26 agosto 1944, sotto la guida del comandante Aldo Laghi, alias Giulio Bolaffi, riuscirono a sconfiggere due compagnie di SS dopo un'abile manovra di accerchiamento. Lo scontro fu ricordato come battaglia delle Grange Sevine.

Sabato 21 agosto, al comune di Mompantero, sindaci e autorità locali hanno reso onore ai partigiani. Erano presenti anche l'onorevole Nerio Nesi, anch'egli con un passato partigiano, e i figli di Giulio Bolaffi, Stella e Alberto, che, insieme a Don Gian Piero Piardi, presidente del comitato organizzatore del Memorial, hanno curato una seconda edizione de "Il partigiano ribelle", antologia dei diari del comandante Laghi. Il libro è stato consegnato ai partigiani, che a loro volta hanno consegnato ai diciottenni di Mompantero una copia della Costituzione, per simboleggiare il tramandarsi dei loro ideali di libertà, di pace e di uguaglianza.
Sono stati ricordati i combattenti caduti in battaglia, e i partigiani che per la prima volta sono mancati alle celebrazioni della Stellina. Anche domenica, al termine della corsa, le autorità hanno celebrato la battaglia là dove tutto si compì, a Costa Rossa. Di fronte al cippo innalzato in memoria dei partigiani erano presenti anche i rappresentanti dei partigiani francesi, i maquis. Uno di loro, Félix Personnaz, ha ricordato la volontarietà del sacrificio dei partigiani e lo spirito che li guidava: la difesa della dignità dell'uomo.

Quest'anno la manifestazione ha dato spazio anche alla sua stessa storia. Le sale del castello di Susa hanno ospitato una mostra fotografica, allestita con la collaborazione di Margherita Petrillo, che ripercorre 22 anni di corsa Stellina attraverso lo sguardo di due firme dei giornali locali: Claudio Rovere di Luna Nuova e Carlo Ravetto della Valsusa. Le loro foto raccontano gli atleti, gli aneddoti, le emozioni, i paesaggi, che dal bianco e nero, al colore, al digitale raccontano con volti diversi l'anima inconfondibile della Stellina.

Il Memorial Stellina rappresenta anche la storia personale di chi tanto ha fatto perchè avesse luogo. Venerdì 20, in occasione dell'inaugurazione della mostra fotografica, le autorità locali, insieme ai rappresentanti della Fidal e agli organizzatori don Piardi, Adriano Aschieris e Paolo Germanetto dell'Atletica Susa, hanno ricordato Mario Pisano, giornalista Rai per anni coordinatore organizzativo della Stellina, scomparso due anni fa.

Ma la Stellina non è solo storia: nei discorsi delle autorità è emerso spesso il tema dei giovani. A loro è destinato il dono del ricordo, a loro spetta ora di correre sui sentieri della resistenza e della libertà.

Da un articolo di Jenny cuk, pubblicato su Luna Nuova, n. 60 anno 2010.
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Ci scusiamo con i lettori di OltreRocciamelone, ma a causa di un problema tecnico, al momento non ci è possibile inserire il video sulla Stellina.

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