[OltreRocciamelone] - La Bealera Granda ancora all'ordine del giorno

BUSSOLENO - L'annoso problema della Bealera Granda rimane all'ordine del giorno, in attesa di trovare una soluzione che accontenti tutti. Se ne è parlato durante l'assemblea del Consorzio irriguo dell'Inverso di Bussoleno, sabato scorso.
La presa dalla Dora che alimentava la bealera, in zona autoporto, non è più stata ripristinata dopo i lavori di costruzione dell'autostrada. Finora la bealera ha ricevuto acqua da un piccolo rio, destinato all'uso dei mattiesi, e dalla centrale elettrica di Coldimosso, che però è in grado di immettere acqua nella bealera soltanto nei periodi in cui è attiva. Doveva essere una soluzione provvisoria, e infatti pare che da quest'anno anche l'acqua in avanzo della centrale verrà a mancare, lasciando la bealera a secco.
Secondo un protocollo d'intesa firmato dall'allora amministrazione di Bussoleno (che detiene la maggior parte del corso della bealera) e la Sitaf, proprio l'azienda avrebbe dovuto occuparsi dei lavori di ripristino della presa, mentre i comuni che sono proprietari della bealera avrebbero dovuto occuparsi della manutenzione. Tuttavia, la Sitaf ha proposto di costruire un tubo, un passaggio sotterraneo per l'acqua che ai comuni pare troppo stretto e quindi troppo oneroso da mantenere. I comuni, invece, hanno proposto un passaggio a cielo aperto più costoso da costruire ma più facile da mantenere. Il consorzio ha una funzione puramente gestionale, quindi non è coinvolto in modo diretto nella questione.

All'assemblea del Consorzio era presente anche il vicesindaco di Bussoleno Fucile, il quale ha sottolineato come una delle cause di questo problema, che si trascina da quasi 20 anni, sia il fatto che il protocollo di intesa non sia scritto in termini molto chiari, dal momento che si limita ad impegnare la Sitaf a garantire l'acqua nella bealera. Ha anche annunciato che presto l'amministrazione parlerà con un delegato dell'azienda che possiede la centrale elettrica per poter disporre almeno per quest'anno dell'acqua che essa può erogare, per quanto, osservano gli utenti, si tratta di una soluzione solo parziale e non soddisfacente. Il vicesindaco ha detto anche che il comune ha partecipato ad una serie di incontri con la Sitaf, e si è attivato per presentare un nuovo progetto per ripristinare la presa. Tuttavia, la situazione minaccia di aggravarsi ulteriormente se verranno aperti i cantieri per la costruzione del TAV.

Le tensioni e i dibattiti sul problema della bealera granda sono stati particolarmente accesi e numerosi quest'estate, ma le pressioni degli utenti nei confronti di enti e istituzioni non si sono mai arrestate. Ora le rimostranze sembrano prendere nuovo vigore: pare infatti che il presidente e  il consiglio del Consorzio siano pronti a dimettersi per protesta se il prossimo anno non si sarà trovata una soluzione e la Bealera rimarrà senz'acqua.


Da un articolo di Jenny Cuk pubblicato su Luna Nuova, n. 5 anno 2011
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